In realtà, Tania ama il Natale. Se non fosse per tutte le cose da fare e i tanti inconvenienti delle Feste. Tutto è iniziato con il calendario dell’Avvento fai da te per il figlio: farsi venire 24 idee regalo, mamma mia! Anche a mettercela tutta, ne mancano quattro. Senza parlare dei regali di Natale per tutti gli altri parenti. Tania si sente spremuta come un limone.

Al colmo della stanchezza, si trascina per le corsie del supermercato strapieno alla ricerca degli ingredienti per la cena della Vigilia con i suoceri. È come se un’orda di cacciatori stesse rincorrendo un solo mammut. Dando uno sguardo al carrello, Tania pensa: «E chi preparerà tutta questa roba? Io, ovviamente.» Il giorno della Vigilia passa tre ore in cucina. Preparare la salsa, soffriggere le cipolle e... fare attenzione che il sudore della fronte non finisca nella pentola della quinoa!

Il cenone è un successo. I genitori di Erica, la moglie di Tania, sono carini ma tendono a fare regali fuori luogo. Tania riceve un tritacarne. A lei che è vegetariana.

Il giorno successivo, Tania ed Erica attraversano mezzo Ticino per partecipare alla grande festa della famiglia di Tania. Il viaggio in auto è noioso, il bambino non fa che piagnucolare in modo così monotono che Tania pensa a un problema con la cinghia di trasmissione. Un battibecco passivo aggressivo sulla radio da ascoltare non fa molto per migliorare l’atmosfera.

La stanza degli ospiti della zia Chiara e dello zio Walter sa di muffa. Se non altro, quando sarà ora di dormire i materassi sfondati distrarranno dall’odore. Ma la grande festa procede al meglio. Almeno fino a quando non si riaccende la bagarre politica e Tania inizia a litigare con Angelo, lo zio acquisito, sul finanziamento dell’AVS. La cugina Chloé, invece, non sembra particolarmente entusiasta del nuovo libro di Sibylle Berg regalato da Tania ed Erica. Eppure, cara Chloé, a quanto pare quest’opera d’arte ha vinto il Premio svizzero del libro.

Lo zio Walter ha strinato l’anatra rischiando di ucciderla una seconda volta. Ed è pure riuscito a salare troppo l’anatra di tofu per Tania. Anche quest’anno. In fondo, le tradizioni vanno rispettate. Tania allora si tiene per il dessert. Come se non avesse già mangiato abbastanza dolci durante le Feste. Ormai non ne può più di questi bagordi alimentari. E per finire una felice coincidenza: lo zio Walter inizia a strillare la sua arringa finale proprio pochi minuti dopo che lei si è addormentata.

Come trasformare il Natale in una vera festa?

Immaginate di essere Tania. Cosa fareste di diverso? Bastano un po’ di creatività, organizzazione e coordinamento per far aumentare del 30% la felicità e diminuire del 50% lo stress del Natale. I numeri li abbiamo inventati, ma avete capito il concetto. Ecco i nostri 10 consigli.

  1. Regali anticiclici

    Fine novembre è troppo tardi per riempire un calendario dell’Avvento autoprodotto. Iniziate ad accumulare piccoli regali al più tardi a gennaio. Troverete i negozi di articoli da regalo semivuoti.

  2. Trattato anti-regali

    Trovare un regalo azzeccato per una persona adulta è faticoso. Negoziate con amici e parenti trattati anti-regali semplificheranno la vita a tutti. Ma non cadete nella classica trappola del «è giusto un pensiero».

  3. Comunicazione aperta

    Non volete rinunciare ai regali di Natale? Allora esercitatevi a essere credibili nel fingere gioia oppure dite chiaramente cosa volete: «Caro suocero, piacerebbe anche a me avere una friggitrice bella come la vostra.»

  4. Dividersi i compiti

    Dividetevi con gli ospiti l’onere di cucinare. Qualcuno procura gli ingredienti, qualcun altro si rimbocca le maniche ai fornelli. È anche un buon esercizio di delega per i maniaci del controllo. In alternativa preparate una bella raclette.

  5. Sfida culinaria

    Il menu di Natale di un parente è un fallimento ogni anno? Ricorrete al trucco dei complimenti: «Mmmh Walter, sei davvero un cuoco eccellente. Ma scommetto che l’anno prossimo non riuscirai a preparare le patate arrosto con aglio candito seguendo questa ricetta che ti ho stampato.»

  6. La festa inizia in viaggio

    Non considerate i lunghi tragitti per andare dai parenti come un male necessario, ma come la vera festa. Preparate dei giochi da fare in treno o create una playlist da ascoltare in auto con le migliori e le peggiori canzoni di Natale. Poi naturalmente fate partire il karaoke.

  7. La comodità di un hotel

    Dividersi il bagno con i parenti o dormire sul divano? Sì, può funzionare. Ma nel dubbio investite i soldi che avete risparmiato con il trattato anti-regali in una stanza d’albergo o un appartamento. Così ve ne potete anche andare quando lo zio Walter si versa il dodicesimo bicchiere di vino.

  8. La linea rossa

    A volte discutere fa bene. Ma decidete fin da subito qual è il limite che non siete disposti a superare. Fino a che punto riuscite a mantenere il sangue freddo senza andare su di giri? Se lo zio Walter oltrepassa il limite, non perdete la calma e rispondete a tutte le boutade sopra le righe con un sommesso «mmh, certo».

  9. Coste di sedano

    A dicembre i dolci sono ovunque, ma l’esaltazione che danno dura poco. Servitevi a volontà, ma portate sempre con voi qualche snack sano per fare il pieno di vitamine. In caso di emergenza ricorrete alla fiaschetta con lo smoothie di verdure.

  10. Vacanza dalle vacanze

    Anche durante le Feste tendiamo a riempirci l’agenda. Ma voi prevenite questo rischio tenendovi due giorni liberi da impegni, uno prima e uno dopo Natale. Quindi trascorreteli con del cibo sano, il vostro sport preferito, Sibylle Berg o semplicemente il gatto sul divano.